Bankitalia ha fotografato la complicata situazione economico-finanziaria delle famiglie italiane, che soffrono il peggioramento della fase di recessione. Nel report degli analisti di via Nazionale, Antonio Bassanetti e Concetta Rondinelli, dal titolo “Le difficoltà di risparmio nelle valutazioni delle famiglie italiane”, emerge che i risparmiatori italiani provano ad essere ancora formiche ma trovano grosse difficoltà ad accantonare denaro per il futuro. Le famiglie italiane stanno comprendendo sempre più la necessità di aumentare la quota di reddito da destinare al risparmio.
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Quasi 7 milioni di persone sono in difficoltà economiche
La crisi economica continua a mettere in difficoltà le famiglie italiane, che negli ultimi due anni hanno dovuto fare i conti con un deciso aumento delle tasse, un forte calo del potere d’acquisto e redditi sempre più bassi. Secondo quanto emerge dal rapporto Bes, redatto da Istat e Cnel, nel 2011 ben 6,7 milioni di persone si trovavano in condizioni economiche molto difficili. Il dato più impressionante è l’aumento avvenuto rispetto a dodici mesi prima: nel 2010 erano ancora 4,2 milioni di persone.
Consumi degli italiani tornano ai livelli del 2004
L’effetto-crisi si fa sentire sulle tasche degli italiani, alle prese con una minore capacità di spesa dovuta al crollo del potere d’acquisto, minori redditi ed eccessivo carico fiscale. La crisi economica sta letteralmente strozzando milioni di persone, tanto che secondo Bankitalia due famiglie su tre non hanno più redditi sufficienti per sbarcare dignitosamente il lunario. Gli italiani, dunque, frenano i loro acquisti. A gennaio 2013 i consumi sono scesi del 2,4% rispetto a dodici mesi prima, mentre rispetto a dicembre c’è stato un pesante calo dello 0,9%.
Redditi insufficienti per due famiglie su tre
La crisi economica italiana diventa ogni giorno sempre più preoccupante, in quanto sta mettendo sempre più in affanno le famiglie italiane costrette a fare i salti mortali pr sbarcare il lunario. Il disagio economico è tale che due famiglie su tre hanno un reddito insufficiente per vivere dignitosamente. E’ quanto emerge dalle ultime rilevazioni di Bankitalia, che ha pubblicato le sue ricerca nel bollettino “Questioni di economia e finanza”. La vita sembra così essere diventata molto difficile, soprattutto per alcune fasce della popolazione.
Industria italiana crollo senza fine
La crisi economica continua a manifestarsi con tutta la sua forza, abbattendosi come un ciclone sull’andamento dell’industria italiana e confermando l’estrema debolezza dell’economia domestica. A dicembre 2012 l’industria italiana ha registrato una flessione globale di fatturato e ordinativi del 6,3% su base tendenziale. Il pesante calo è dovuto quasi esclusivamente al crollo delle vendite, che rispetto a dodici mesi prima sono diminuite di quasi dieci punti percentuali. Riesce ancora a tenere l’export, che però deve arrendersi evidenziando una flessione del giro d’affari oltreconfine dello 0,5%.
Pensioni valore scende del 33% in 15 anni
Il valore delle pensioni continua a diminuire. In base alle ultime rilevazioni Spi-Cgil, il potere d’acquisto delle pensioni è diminuito del 33% negli ultimi 15 anni. Inoltre, nello stesso arco di tempo, il valore di una pensione media è sceso del 5,1%. Il reddito da pensione sta subendo un vero e proprio tracollo. La causa principale è dovuta al costante incremento dell’inflazione (soprattutto il cosiddetto “carrello della spesa”), ma ancor di più ai continui aumenti di tasse e tariffe. Secondo la Cgil, nel 2013 il conto che sarà presentato ai pensionati sarà ancora più alto.
Nel 2012 hanno chiuso 104mila imprese
La crisi economica in Italia ha messo in ginocchio decine di migliaia di imprese e milioni di famiglie. Il quadro negativo è stato più volte evidenziato da diversi istituti ed enti, ma oggi arriva una conferma dai dati Cerved. Nel 2012 hanno chiuso 104.000 aziende. Si tratta di un risultato impressionante, che comprende 12.000 fallimenti, 90.000 liquidazioni e 2.000 procedure non fallimentari. Inoltre, emerge anche che attualmente è in corso un boom di concordati preventivi: tra questi il più “famoso” è quello recente chiesto da Seat Pagine Gialle.
Grecia una famiglia su tre vuole emigrare
La Grecia è senza dubbio l’anello debole della zona euro. Fino a qualche mese Atene fa era in procinto di dichiarare bancarotta, uscire dall’euro e tornare alla dracma. Poi l’Europa si è impegnata a ristrutturare il debito greco per evitare il default completo, chiedendo in cambio l’attuazione di un doloroso piano di austerità fatto di tagli alla spesa pubblica per decine e decine di miliardi di euro. Il paese ha evitato il fallimento, ma il prezzo che i cittadini greci hanno dovuto pagare finora è stato davvero elevato.
Nel 2012 sono fallite mille aziende al giorno
Unioncamere ha diffuso un nuovo inquietante dato sullo stato di salute dell’economia italiana, ma più in particolare delle imprese. Secondo quanto emerge dai dati su natalità e mortalità delle attività in Italia, nel corso del 2012 sono fallite ben 1.000 imprese al giorno. Dalle rilevazioni di Unioncamere relative allo scorso anno emerge che sono nate 383.883 nuove imprese. Si tratta del dato più basso degli ultimi 8 anni. Inoltre hanno visto la luce 7.427 aziende in meno rispetto a dodici mesi prima.
Due italiani su tre non arrivano a fine mese
La condizione economico-finanziaria delle famiglie italiane si fa sempre più preoccupante. Recenti sondaggi e rilevazioni statistiche stanno evidenziando sempre più il forte senso di sfiducia degli italiani verso il futuro, ma soprattutto la difficoltà per molte famiglie di riuscire a sbarcare semplicemente il lunario per colpa di una tassazione su livelli insopportabili, a causa dell’aumento dell’inflazione, la precarietà del lavoro e il calo dei redditi.