La festa del primo maggio è l’occasione giusta per la politica e le organizzazioni di tutela dei lavoratori per effettuare le riflessioni più opportune sul delicato momento del mercato del lavoro in Italia. Il nuovo governo targato Enrico Letta ha dichiarato di voler intervenire subito per cambiare rotta e ridare speranza soprattutto ai giovani, che sono una delle categorie più colpite dalla crisi economica. Secondo Confesercenti, però, tra recessione e austerity, a pagare il conto più salato della crisi sono i lavoratori autonomi.
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Spesa per consumi mai così male da oltre mezzo secolo
Il 2013 dovrebbe confermare il trend negativo della spesa per consumi, ma anche quello del mercato del lavoro e dei prestiti a imprese e famiglie. E’ quanto emerge dall’ultimo studio della Confesercenti “l’impresa presenta il conto”, che ha valutato sia i risultati degli ultimi anni che fatto proiezioni per i prossimi mesi. Nel 2012 la spesa per i consumi delle famiglie italiane è crollata del 4%, ovvero di 35 miliardi di euro. Quest’anno la rotta non verrà invertita, sebbene la flessione avverrà in tono minore.
Quasi 9 italiani su 10 non credono nella ripresa economica nel 2013
Negli ultimi mesi è avvenuto un vero e proprio boom sui mercati azionari e obbligazionari della periferia europea. I flussi finanziari si sono diretti soprattutto verso l’Italia. Lo spread Btp-Bund si è avvicinato a 250 (era a 500 la scorsa estate), i tassi annuali sui Bot sono crollati sui minimi più bassi dal 2010 e quelli sui Btp triennali sotto il 2%. Piazza Affari è volata sui massimi più alti degli ultimi 17 mesi. La speculazione internazionale si è trasformata da grande nemico a importante alleato.