Se per la Cgia di Mestre l’aumento Iva costerà 103€ in più a famiglia nel 2013, l’ufficio studi di Confcommercio prevede una stangata ancor più pesante da 135 euro l’anno. Il dibattito politico prosegue sulla questione dell’aumento dell’Iva, che dal 1° luglio prossimo crescerà di un punto al 22%. Tuttavia, finora non si è riusciti a trovare il modo per trovare i 2 miliardi necessari per scongiurare questo aumento, per cui quasi certamente l’Iva crescerà. Secondo Confcommercio, l’incremento al 22% avrà un impatto sul 70% dei consumi totali.
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Consumi degli italiani tornano ai livelli del 2000
La spesa per consumi in Italia è in costante diminuzione, complice i minori redditi disponibili e la mancanza di lavoro. Il quadro negativo dei consumi in Italia emerge anche dalle ultime rilevazioni di Confcommercio, che a marzo scorso ha registrato una frenata dello 0,1% rispetto al mese precedente e del 3,4% nel confronto con dodici mesi prima. Nel primo trimestre del 2013 il calo è stato particolarmente pronunciato: -4,2% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. In base a questi dati emerge che gli italiani spendono quanto 13 anni fa.
Consumi delle famiglie tornano ai livelli degli anni ‘90
Secondo quanto emerge dall’osservatorio Censis-Confcommercio, il dato pro-capite relativo ai consumi delle famiglie italiane ha subito una rapida flessione negli ultimi quattro anni e contestualmente le intenzioni di spesa sono state nettamente ridimensionate. La spesa per consumi è tornata su livelli che non si vedevano dalgi anni ’90. Rispetto a dodici mesi fa il numero delle famiglie che non riesce più a coprire le spese con le proprie entrate mensili è in costante aumento, tanto che la percentuale del campione intervistato è salita al 17% dall’11%.
Consumi degli italiani tornano ai livelli del 2004
L’effetto-crisi si fa sentire sulle tasche degli italiani, alle prese con una minore capacità di spesa dovuta al crollo del potere d’acquisto, minori redditi ed eccessivo carico fiscale. La crisi economica sta letteralmente strozzando milioni di persone, tanto che secondo Bankitalia due famiglie su tre non hanno più redditi sufficienti per sbarcare dignitosamente il lunario. Gli italiani, dunque, frenano i loro acquisti. A gennaio 2013 i consumi sono scesi del 2,4% rispetto a dodici mesi prima, mentre rispetto a dicembre c’è stato un pesante calo dello 0,9%.
Spesa per consumi mai così male da oltre mezzo secolo
Il 2013 dovrebbe confermare il trend negativo della spesa per consumi, ma anche quello del mercato del lavoro e dei prestiti a imprese e famiglie. E’ quanto emerge dall’ultimo studio della Confesercenti “l’impresa presenta il conto”, che ha valutato sia i risultati degli ultimi anni che fatto proiezioni per i prossimi mesi. Nel 2012 la spesa per i consumi delle famiglie italiane è crollata del 4%, ovvero di 35 miliardi di euro. Quest’anno la rotta non verrà invertita, sebbene la flessione avverrà in tono minore.