Come uscire da una condizione di sovraindebitamento

tasse

A fine 2012 risulta che ben 1,2 milioni di famiglie italiane sono sovraindebitate. La stima è stata fatta dall’economista Carlo Milani dell’associazione ProSeguo, mentre le rilevazioni di Bankitalia sono meno severe. Tuttavia, con la crisi economica che continua a mordere risparmi e redditi, i conti delle famiglie sono sempre più in rosso. Così si è costretti a ricorrere ai debiti, con pagamenti a rate diluiti nel tempo per acquistare beni e servizi di ogni tipo. Il sovraindebitamento è quella condizione economico-finanziaria che non consente di riuscire a far fronte ai propri obblighi.

Risparmio resta priorità per le famiglie italiane

Bankitalia ha fotografato la complicata situazione economico-finanziaria delle famiglie italiane, che soffrono il peggioramento della fase di recessione. Nel report degli analisti di via Nazionale, Antonio Bassanetti e Concetta Rondinelli, dal titolo “Le difficoltà di risparmio nelle valutazioni delle famiglie italiane”, emerge che i risparmiatori italiani provano ad essere ancora formiche ma trovano grosse difficoltà ad accantonare denaro per il futuro. Le famiglie italiane stanno comprendendo sempre più la necessità di aumentare la quota di reddito da destinare al risparmio.

Redditi insufficienti per due famiglie su tre

La crisi economica italiana diventa ogni giorno sempre più preoccupante, in quanto sta mettendo sempre più in affanno le famiglie italiane costrette a fare i salti mortali pr sbarcare il lunario. Il disagio economico è tale che due famiglie su tre hanno un reddito insufficiente per vivere dignitosamente. E’ quanto emerge dalle ultime rilevazioni di Bankitalia, che ha pubblicato le sue ricerca nel bollettino “Questioni di economia e finanza”. La vita sembra così essere diventata molto difficile, soprattutto per alcune fasce della popolazione.

Quali prospettive per il mattone con l’Italia in recessione

Il 2012 si è chiuso con numeri allarmanti per l’economia italiana, in profonda recessione e afflitta dalla piaga della disoccupazione su livelli record. I consumi sono sui minimi di sempre e i redditi delle famiglie tornati indietro di quasi trent’anni. Il crollo dell’economia reale si fa sentire anche sul mattone, una volta l’asset class preferita dagli italiana. Se si esclude l’abitazione principale in cui si vive, l’investimento in immobili finalizzato al rendimento oggi è in forte sofferenza. Se si cerca una rivalutazione o un ritorno con l’affitto, la prudenza è un must.

Debito pubblico italiano 2012 a 1.988,36 miliardi

Stamattina la Banca d’Italia ha comunicato il dato definitivo relativo all’ammontare del debito pubblico italiano nel 2012. Rispetto al record di 2.020,82 miliardi di euro registrato a novembre, è avvenuto un calo a 1.988,36 miliardi di euro che è quindi anche il valore complessivo per lo scorso anno. Bankitalia fa notare che rispetto al 2011 il debito pubblico è cresciuto di circa 81 miliardi di euro. Tuttavia, l’aumento del debito deriva per oltre un terzo dal sostegno finanziario che l’Italia ha dovuto corrispondere ai paesi dell’area euro per 29,5 miliardi.

Bankitalia 90% degli italiani paga ancora in contanti

Le ultime rilevazioni di Bankitalia hanno messo in evidenzia quanto l’utilizzo dei mezzi elettronici di pagamento sia ancora poco diffuso tra gli italiani, che preferiscono nella stragrande maggioranza dei casi pagare con denaro cash. Nonostante negli ultimi anni siano aumentati i paletti nell’utilizzo del denaro contante, allo scopo di mettere un freno all’evasione fiscale dilagante su tutto il territorio nazionale, gli italiani continuano a preferire il cash alla moneta elettronica. E’ quanto emerge dall’ultima rilevazione condotta da due esperti della Banca d’Italia, ovvero Guerino Ardizzi ed Eleonora Iachini.

Conti correnti di base scelti da un cliente su cento

A sette mesi dal lancio i conti correnti di base sono risultati un vero e proprio flop. Dal primo giugno 2012 ad oggi in molti non ne conoscono nemmeno l’esistenza, tanto che li chiede appena un cliente su cento. Inoltre, non costano affatto poco. Secondo un’indagine di CorrierEconomia, l’inserto del lunedì de Il Corriere della Sera, questi conti di base costano mediamente 72 euro nei principali istituti di credito e Poste o addirittura 90 euro, secondo Altroconsumo, in banche di piccole dimensioni.