Prelievo forzoso dai risparmi degli italiani impossibile

L’ipotesi di prelievo forzoso dai depositi bancari dei correntisti di Cipro – avanzata dall’Europa per dare il via al piano di aiuti a favore della piccola isola ormai sull’orlo della bancarotta – è stata rigettata dal Parlamento cipriota, ma è stato comunque creato un precedente. I correntisti di altri paesi europei in difficoltà finanziaria sono spaventati dall’ipotesi di vedersi diluire dall’oggi al domani i risparmi di una vita depositati nelle banche. Un’ipotesi sconcertante, che in Italia si è già verificata agli inizi degli anni ’90 con il governo Amato.

Prelievo choc dai risparmi degli italiani è possibile?

Il prelievo choc dai conti correnti delle banche di Cipro ha fatto scattare le preoccupazioni di decine di milioni di risparmiatori europei, in particolare di coloro che hanno depositato i propri risparmi nelle banche di paesi della periferia europea. Cipro, piccola isola appartenente all’Ue-17, è stata messa in salvo da Europa e Fmi con un piano di aiuti da 10 miliardi di euro, ma in cambio è stata chiesta la tassazione forzata dei conti correnti. Secondo The Wall Street Journal, il prelievo dai conti avverrà per tre diversi scaglioni.

Interessi di mora 2013

Dal 1° maggio 2013 gli interessi di mora sulle cartelle di pagamento pagate in ritardo dai contribuenti torneranno a salire, dopo che negli ultimi anni era avvenuta una graduale diminuzione. L’aumento non sarà nemmeno di poco conto, visto che si passerà al 5,2233% dal 4,5504%. Questa nuova misura è stata fissata da un provvedimento del 4 marzo 2013 del direttore delle Agenzie delle Entrate, ovvero Attilio Befera. Da quando era scoppiata la crisi finanziaria, dal 2009 al 2012 era avvenuta complessivamente una diminuzione del 2,2854%.

Come disdire il canone Rai

L’Aduc, una delle più importanti associazioni dei consumatori, sta denunciando il comportamento dell’Agenzia delle Entrate che ignora le disdette di cessazione del Canone Rai.

Donne sono le più colpite dalla crisi economica

La crisi economica sta creando molte difficoltà soprattutto a giovani e donne, le due categorie più colpite nel mondo del lavoro. In particolare, secondo quanto emerge dalla ricerca condotta dall’Eurispes, le donne sono molto sfiduciate o comunque poco soddisfatte della propria condizione lavorativa. Nell’Italia della recessione economica sono proprio le donne a patire maggiormente la crisi. Rispetto agli anni scorsi, il 66,4% delle donne ammette di essere in una situazione lavorativa nettamente più sfavorevole rispetto al passato.

Quasi 7 milioni di persone sono in difficoltà economiche

La crisi economica continua a mettere in difficoltà le famiglie italiane, che negli ultimi due anni hanno dovuto fare i conti con un deciso aumento delle tasse, un forte calo del potere d’acquisto e redditi sempre più bassi. Secondo quanto emerge dal rapporto Bes, redatto da Istat e Cnel, nel 2011 ben 6,7 milioni di persone si trovavano in condizioni economiche molto difficili. Il dato più impressionante è l’aumento avvenuto rispetto a dodici mesi prima: nel 2010 erano ancora 4,2 milioni di persone.

Consumi degli italiani tornano ai livelli del 2004

L’effetto-crisi si fa sentire sulle tasche degli italiani, alle prese con una minore capacità di spesa dovuta al crollo del potere d’acquisto, minori redditi ed eccessivo carico fiscale. La crisi economica sta letteralmente strozzando milioni di persone, tanto che secondo Bankitalia due famiglie su tre non hanno più redditi sufficienti per sbarcare dignitosamente il lunario. Gli italiani, dunque, frenano i loro acquisti. A gennaio 2013 i consumi sono scesi del 2,4% rispetto a dodici mesi prima, mentre rispetto a dicembre c’è stato un pesante calo dello 0,9%.

Ecco quando l’imposta di bollo può raddoppiare

Le sorprese (negative) per i risparmiatori sono sempre dietro l’angolo. Addirittura può capitare di vedersi addebitata una tassazione doppia rispetto a quella prevista dalla legge. E’ davvero possibile? Purtroppo sì, ma si tratta di casi isolati e previsti soltanto in situazioni particolari. Chi opera sui fondi comuni di investimento senza avere un conto corrente di appoggio rischia una doppia tassazione per ciò che concerne l’imposta di bollo. E’ il caso di quei risparmiatori che hanno sottoscritto fondi comuni di investimento direttamente presso una Sgr o una piattaforma online.

Industria italiana crollo senza fine

La crisi economica continua a manifestarsi con tutta la sua forza, abbattendosi come un ciclone sull’andamento dell’industria italiana e confermando l’estrema debolezza dell’economia domestica. A dicembre 2012 l’industria italiana ha registrato una flessione globale di fatturato e ordinativi del 6,3% su base tendenziale. Il pesante calo è dovuto quasi esclusivamente al crollo delle vendite, che rispetto a dodici mesi prima sono diminuite di quasi dieci punti percentuali. Riesce ancora a tenere l’export, che però deve arrendersi evidenziando una flessione del giro d’affari oltreconfine dello 0,5%.