Quando si compra una casa ex novo bisogna prendere alcuni accorgimenti, in quanto molto spesso accade che il costruttore dell’immobile si comporta in modo decisamente negligente su alcuni fondamentali diritti. Innanzitutto l’acquisto di una casa nuova deve essere accompagnata dal rilascio di un’assicurazione sull’immobile da parte del costruttore, in quanto bisogna essere protetti contro i vizi e i difetti della casa nei dieci anni successivi alla data di ultimazione dei lavori da parte dell’impresa edile. Ai sensi dell’articolo 1669 del Codice civile, il costruttore è tenuto a rilasciare questa assicurazione.
Settore immobiliare
Compravendite di case in calo del 14% nel primo trimestre 2013
Secondo l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, nel primo trimestre del 2013 le compravendite di case sono diminuite del 14,2% nel settore residenziale. Il dato è su base annua. Viene così confermato il trend discendente del mercato immobiliare in Italia, ormai sempre più lontano dai picchi del 2006. Le compravendite di abitazioni sono state complessivamente 94.503, che si confrontano con le 110.116 dello stesso periodo dello scorso anno. Tuttavia, rispetto al quarto trimestre del 2012, che sperimentò un crollo superiore del 30,5%, il calo è stato più contenuto.
Vendite di case dimezzate rispetto al 2006
Per capire la crisi del mattone inn Italia basta osservare il dato delle compravendite. Secondo l’Agenzia del Territorio, nel 2012 sono avvenute 448mila transazioni per la compravendita di un’abitazione. Nel 2006, anno che ha visto il mercato immobiliare raggiungere il suo picco, il numero delle compravendite era stato pari a 858mila unità. A frenare gli scambi sono stati la stretta creditizia, i maggiori impegni richiesti per ottenere un mutuo e la grave condizione economica in cui versano milioni di famiglie italiane a seguito della crisi degli ultimi anni.
Mercato immobiliare torna ai livelli del 1985
Il 2012 è stato un annus horribilis per il mattone. Il numero delle compravendite di case è tornato ai livelli degli anni Ottanta, mentre i prezzi hanno proseguito la loro inesorabile discesa. Inoltre, secondo i dati emersi dall’ultimo rapporto sul mercato immobiliare di Abi e Agenzie delle Entrate, il fatturato del settore è sceso del 35% a 75,4 miliardi di euro dai 101,9 miliardi di euro dell’anno precedente. Complessivamente sono andati persi circa 27 miliardi di euro. Il valore di scambio complessivo delle transazioni è diminuito del 26%.
Prezzi case in calo del 6% nel 2013 secondo Tecnocasa
Il mattone in Italia resta ancora al palo, a causa della congiuntura sfavorevole aggravata dalle misure di contenimento del debito varate dal governo per risanare i conti pubblici che hanno visto emergere nuovamente l’imposta sugli immobili, abolita nel 2008 quando si chiamava ancora Ici. L’introduzione dell’Imu ha contribuito a deprimere un mercato già in ginocchio per la recessione e la crisi nel settore del credito, che non è riuscito ad avvicinare potenziali acquirenti e venditori. La crisi del matttone ha spinto i prezzi delle case sempre più in basso.
Agli italiani torna l’appetito per il mattone
Secondo quanto emerge da una recente indagine condotta dal portale Immobiliare.it, agli italiani sembra essere finalmente tornato l’appetito per il mattone, in passato il vero grande amore delle famiglie del Belpaese. Sebbene la cautela di molte famiglie resta elevata, complice la crisi economica e la fiducia su livelli minimi, nel primo trimestre è stata riscontrata una maggiore propensione all’acquisto di una casa. Aumenta, dunque, il numero degli italiani convinti che questo sia un buon momento per comprare casa, tanto che il tasso di propensione all’acquisto ha superato la soglia psicologica del 50%.
Mattone torna ai livelli degli anni ‘80
Il mattone continua ad essere in crisi, in linea con le difficoltà economiche del paese e il costante calo della domanda di mutui. I prezzi delle case giù anche nel primo trimestre 2013, con le quotazioni al metro quadrato in costante calo dopo la flessione 3,7% dei primi tre mesi del nuovo anno che si sommano al calo del 4,7% dell’analogo trimestre dell’anno precedente. Molto male l’attività di compravendita immobiliare. Secondo Stefano Magnolfi, responsabile real estate services di Crif, “nel 2012 il mercato immobiliare si è ridotto di un quarto rispetto all’anno precedente”.
Prezzi delle case giù anche nel primo trimestre 2013
Secondo quanto emerge dall’ultimo rapporto pubblicato da Idealista.it, portale di annunci immobiliari leader in Europa, il settore immobiliare italiano resta ancora molto depresso anche in questo inizio di 2013. Da un’indagine sui prezzi delle case effettuata su 51 capoluoghi di provincia italiani, il 70% dei centri abitati analizzati ha evidenziato una nuova flessione delle quotazioni. A salvarsi da questa fase particolarmente sfavorevole per il mattone, sono soltanto alcune città del Nord-Est. Complessivamente, quindi, lo scenario è ancora negativo.
Prezzi delle case -4,5% nel quarto trimestre 2012
Il settore immobiliare italiano continua a mostrare segnali di debolezza. Secondo quanto comunicato dall’Istat, nel quarto trimestre del 2012 i prezzi delle case sono scesi del 4,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e dell’1,5% rispetto al terzo trimestre del 2012. I valori calcolati dall’Istituto nazionale di statistica riguardano l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie sia per scopo abitativo che ad uso investimento. La discesa dell’ultimo trimestre del 2012 è la più vistosa dell’intero anno. Per il 2013 le previsioni sono per una nuova discesa delle quotazioni.
Prezzi delle case in calo del 5% nel 2013 secondo Nomisma
Le stime sui prezzi delle case per l’anno in corso evidenziano ancora un probabile calo, dovuto alla recessione e alla crisi specifica del settore immobiliare. A pesare sulle quotazioni degli immobili è soprattutto la crisi del settore del credito. Le banche stanno attuando dolorose rettifiche su crediti e accantonamenti prudenziali per effettuare una pulizia in bilancio, ma ciò comporta una minore propensione a concedere prestiti alle famiglie per l’acquisto della casa. La crisi del mattone in Italia è evidente, tanto che le compravendite di case sono ai minimi da 30 anni.