I vantaggi dei fondi comuni d’investimento

Abbiamo già ampiamente introdotto i fondi comuni d’investimento, spiegando chi investe in fondi comuni nel 2011 e analizzando le performance dei fondi comuni nel 2010.

Prima, però, di buttarci nel vivo della discussione, spiegando quali potrebbero essere le migliori strategie d’azione nel caso in cui si decidesse di investire in fondi comuni nel 2011 e d’obbligo una riflessione in merito ai vantaggi di codesto strumento finanziario rispetto ai molti altri che il gioco della Borsa mette a disposizione dello speculatore.

Chi investe in fondi comuni nel 2011

Su Senza Soldi abbiamo ormai da qualche tempo cominciato ad elargire modestissimi consigli sui migliori investimenti del 2011 o sulle strategie finanziarie più utili per risparmiare.

Abbiamo, sinora, analizzato i più svariati argomenti soffermandoci, di recente, sulle performance dei fondi comuni nel 2010. Continuando, dunque, in questa (proficua) direzione, vorremmo oggi tracciare un brevissimo resoconto storico dell’andamento dei fondi comuni nel cuore e nel mercato degli italiani.

QUANTO VENGONO UTILIZZATI I FONDI COMUNI

Le performance dei fondi comuni nel 2010

I fondi comuni, specialmente quelli italiani, nel 2010 sono andati maluccio collezionando, nel complesso, soltanto l’1% (molto meno, dunque, dell’1,6% su cui viaggia il costo della vita).

Più interessante può essere, invece, soprattutto per non demoralizzarsi troppo nel confronto con il 2009 (l’anno cosiddetto della rimonta), quando resero, complessivamente, il 6,42%, osservare ed analizzare gli andamenti dei singoli fondi comuni d’investimento.

Investire nel mattone nel 2011

La domanda che molti investitori si pongono, in questi tempi che possiamo ancora considerare di crisi  e di bassi tassi, è relativa alla questione immobiliare.

Molti si chiedono: comprare per investire ha ancora senso?

La questione è sicuramente scottante, è investe scenari molto più grandi del singolo investitore e del singolo settore d’investimento.

Investire nel mercato dell’arte

Oltre ai più classici investimenti, dei quali vi abbiamo reso partecipi nei giorni scorsi (esplicando, per esempio, la composizione di un portafoglio di obbligazioni a basso rischio per il 2011, la convenienza derivante dall’investire nei paesi emergenti, i rischi che si potrebbero correre nell’investire nelle azioni nel 2011) vogliamo oggi aiutarvi a comporre il vostro portafoglio ideale nel caso in cui decidiate di investire in un cosiddetto bene rifugio quale l’opera d’arte.

Come diventare broker assicurativo

Se siete in cerca di una nuova professione, il broker assicurativo potrebbe essere la soluzione più adatta a voi perché è un lavoro che vi permetterà di stare a contatto con le persone e vi stimolerà a fare sempre meglio.
Per diventare broker non bisogna avere una formazione scolastica ben precisa, anche se coloro che avranno intrapreso in passato studi economici e commerciali saranno più facilitate perché sapranno come gestire al meglio ogni situazione che si presenterà.

Investire nei paesi emergenti

Nonostante alcuni di essi, quali Cina, India e Brasile (i più interessanti ed interessati dal discorso che andremo a sviluppare), subiranno un lieve e momentaneo tracollo a causa dell’adeguamento di due fattori fondamentali d’ogni economia quali tassi d’interesse e inflazione galoppante, non vi è alcun motivo di credere che l’investimento, anche sostanzioso, nei paesi emergenti, non rappresenti un’investimento sicuro e sicuramente redditizio anche nel 2011.

Guadagnare con le polizze vita rivalutabili

Gli anni dal 2008 sono stati caratterizzati da una gravissima e generalizzata crisi economica che ha investito l’intero pianeta e fatto sì che l’investitore medio, dotato di poca propensione al rischio e di ridotte disponibilità di liquidità, si rivolgesse in particolar modo alle forme di investimento maggiormente sicure.

Fra queste sono certamente da segnalare le polizze vita cosiddette rivalutabili che, proprio in questi anni, hanno conosciuto un vero e proprio boom.

LE POLIZZE VITA RIVALUTABILI

Investire in liquidità grazie ai depositi online

Un ottimo modo per investire in liquidità, dunque senza alcun tipo di rischio se non quello di non veder aumentare il capitale iniziale, è quello di affidarsi ai depositi online.

Questi strumenti innovativi, infatti, nonostante vengano annualmente colpiti da una tassazione elevatissima (aliquota al 27%), sono stati protagonisti del biennio 2009-2010 che è stato caratterizzato, come ben sappiamo, dal crollo totale dei rendimenti a brevissimo termine, divenendo lo strumento di liquidità per eccellenza.

Investire nelle azioni nel 2011

Uno dei modi maggiormente redditizi per guadagnare senza alcuno sforzo è sicuramente quello rappresentato da cospicui investimenti in Borsa, specialmente nel settore delle azioni.

Investire nelle azioni, però, non solo può rappresentare un vantaggio economico e finanziario, bensì anche un grosso rischio nel quale si può incappare non conoscendo a menadito l’andamento dei mercati, il problema delle bolle speculative, i presupposti storici e tutto quello che, in generale, concerne il mondo delle aziende quotate in borsa e il loro modo d’agire e di pensare.