
I migliori conti deposito di ottobre 2012

Il broker olandese Binck, appartenente a uno dei gruppi bancari europei più solidi d’Europa con rating AAA, è sbarcato solo da pochi mesi in Italia ma ha già conquistato diverse centinaia di clienti. La strategia di Binck Bank N.V., che vanta una forte presenza anche in Francia e Belgio, è focalizzata nella conquista di uno spazio in una nicchia di mercato molto affollata dove il broker olandese intende far prevalere la sua qualità di operatore specializzato nei servizi di trading online.
Il mondo degli investimenti finanziari sta diventando sempre più complesso negli ultimi anni, a causa delle continue turbolenze che hanno scosso più volte i mercati. Nel 2008 è toccato ai mutui subprime e al crack Lehman mettere in ginocchio le borse, mentre dal 2010 la crisi dei debiti sovrani della zona euro ha rischiato di mettere a repentaglio il futuro della moneta unica e quello di molti paesi della periferia europea.
Grazie alle modifiche apportate la scorsa estate alla legge 43 del 1994 con il decreto Sviluppo, i commercial paper potrebbero diventare per le pmi una vera alternativa al credito bancario e consentire al sistema produttivo italiano di invertire la tendenza negativa degli ultimi mesi. Questi strumenti, ovvero lecambiali finanziarie, sono chiamati minibond dal ministro Corrado Passera. Sono nati per ovviare al problema della forte dipendenza dal credito bancario delle pmi sottocapitalizzate. Le emissioni di questi minibond non sono però rivolte ai retail.
Il risparmio, si sa, passa inevitabilmente anche attraverso l’investimento in asset più rischiosi dei prodotti di liquidità, in quanto il continuo aumento dell’inflazione e del cosiddetto “carrello della spesa” tendono ad erodere il valore reale del denaro. I modesti rendimenti offerti da titoli di stato, buoni fruttiferi postali e conti deposito potrebbero non essere sufficienti a garantire una crescita significativa nel tempo dei propri risparmi. Ecco, dunque, che anche il tanto temuto investimento in borsa può tornare di moda, nonostante le continue turbolenze finanziarie degli ultimi anni.
Il trading online è la nuova frontiera dell’investimento nell’era del web ormai da molti anni, anche se solo di recente ha sperimentato una notevole diffusione tra il pubblico dei risparmiatori retail. Il trend del settore è in costante crescita e ciò sta attirando sempre più broker sul mercato per accaparrarsi i nuovi potenziali clienti. La compravendita di stumenti finanziari via web ha preso sempre più piede tra i risparmiatori, che nutrono la speranza di poter abbattere quasi del tutto i costi di transazione, by-passando gli step “imposti” da banche e promotori finanziari.