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Investire nei corporate bond
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Questi strumenti innovativi, infatti, nonostante vengano annualmente colpiti da una tassazione elevatissima (aliquota al 27%), sono stati protagonisti del biennio 2009-2010 che è stato caratterizzato, come ben sappiamo, dal crollo totale dei rendimenti a brevissimo termine, divenendo lo strumento di liquidità per eccellenza.
Investire nelle azioni, però, non solo può rappresentare un vantaggio economico e finanziario, bensì anche un grosso rischio nel quale si può incappare non conoscendo a menadito l’andamento dei mercati, il problema delle bolle speculative, i presupposti storici e tutto quello che, in generale, concerne il mondo delle aziende quotate in borsa e il loro modo d’agire e di pensare.
Nonostante questo, però, investire in obbligazioni non è certo un gioco da ragazzi e per massimizzare i guadagni e minimizzare i costi, bisognerebbe comporre, grazie ad un consulente, un portafoglio obbligazionario adeguatamente differenziato.
La maggior parte delle banche, infatti, offre esclusivamente mutui che finanziano fino all’80% del valore dell’immobile, questo significa che se si intende acquistare una casa che ha un valore pari a 100.000 euro si possono ottenere dalla banca solo 80.000 euro, i restanti 20.000 bisogna sborsarli di tasca propria.
Se l’obiettivo è quello di guadagnare, tuttavia, bisogna fare molta attenzione e seguire alcune regole semplici e importanti, altrimenti si rischia di perdere tutti i soldi investiti, perchè nonostante per questa forma di investimento viene utilizzato in gergo il verbo “giocare” non si tratta affatto di un gioco.
Tuttavia uno studio portato avanti da Altroconsumo, e reso noto da Tuttoconsumatori, svela che comprare azioni Egp è poco conveniente.