Investire sulle valute senza fare trading

La nuova frontiera dell’investimento si chiama da tempo Forex Trading, cioè la compravendita online delle coppie di valute attraverso broker specializzati con scopi speculativi. Il trading di breve periodo attrae sempre più i piccoli risparmiatori retail, alla ricerca di strumenti in grado di offrire un rendimento elevato in un contesto di mercato fatto di tassi di interesse vicini allo zero. Tuttavia, la speculazione sulle valute può portare facilmente a delle perdite, soprattutto se non si è un professionista dei mercati o se non si è fatto un percorso formativo adeguato.

Come pagare ancora il 12,5% sulle rendite finanziarie

Siamo ormai entrati nella stagione delle scadenze fiscali con i contribuenti italiani impegnati tra modelli 730, dichiarazione dei redditi, tasse Imu e così via. Tra le tante scadenze fiscali in arrivo ci sono anche quelle relative ai redditi diversi di natura finanziaria maturati al 31 dicembre 2011. A seguito dell’introduzione del nuovo regime fiscale, a partire dal primo gennaio 2012, si torna a parlare del cosiddetto “affrancamento”. Innanzitutto con il nuovo anno l’imposta su tutti gli strumenti finanziari è stata adeguata al 20%, tranne che per i titoli di stato (12,5%).

Consigli per fare trading online

Il trading online sta diventando sempre più un’attività di dominio pubblico, mentre in passato era riservata soltanto ai pochi professionisti del settore. Il boom del world wide web ha reso possibile l’eliminazione di numerose barriere all’entrata, ma soprattutto l’esplosione del mercato dei broker online ha ridotto nettamente i costi con vantaggi eccezionali per gli aspiranti trader. Ma qual è il profilo del trader online, cosa fa durante la giornata e quali sono i suoi obiettivi.

I conti depositi più scelti dagli italiani

I conti depositi più scelti dagli italiani

Nonostante la tendenza al credit crunch recentemente dimostrata dai principali istituti di credito italiani abbia notevolmente fatto diminuire il rendimento medio dei conti depositi, codesti strumenti finanziari di gestione delle liquidità, che al grazie al conto deposito potrebbe venir semplicemente conservata, blindata, così che non vada inutilmente spesa piuttosto che seriamente investita allo scopo di venir moltiplicata, resterebbero tra i preferiti di tutti gli italiani e, in particolare, da tutti i piccoli risparmiatori del Bel Paese.

Investimenti in titoli agganciati all’Euribor sconsigliati nel 2012

Decidere dove parcheggiare la liquidità per far fronte a contesti di mercato molto volatili e caratterizzati da turbolenze continue non è di certo semplice per il piccolo risparmiatore, soprattutto se si preferisce il fai-da-te ad un professionista della consulenza finanziaria. Se è pur vero che esistono strumenti classici di risparmio – come i BoT, i buoni postali o i conti deposito vincolati – dove nel 99% dei casi si fa sempre centro, dall’altro lato è meglio fare attenzione a puntate leggermente più speculative legate ad investimenti agganciati ad esempio ai tassi di interesse.

Contoconto di Banca Carige per la liquidità

Contoconto di Banca Carige per la liquidità

Uno degli strumenti di risparmio maggiormente elogiati dalla clientela più moderna, ovverosia quella che avrebbe imparato ad apprezzare ed utilizzare, costantemente nonché quotidianamente, i più avanzati e moderni sistemi di gestione online delle proprio risorse economico-finanziare, sarebbe diventato, specie in questi ultimi 4 – 5 anni (caratterizzati dall’attuale, purtroppo fin troppo noto, crisi economica), il conto deposito che, a differenza di molte altre soluzioni, presenterebbe innegabili vantaggi.

Uso e sicurezza assegni circolari

Uso e sicurezza assegni circolari

La manovra salva-Italia, la cui approvazione, come certamente ricorderete, rappresenterebbe la prima decisione del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti e del proprio esecutivo tecnico, avrebbe modificato, e di gran lunga, il rapporto degli italiani con il contante (davvero sin troppo stretto se confrontato con quelle dei cittadini dei principali paesi europei ed Occidentali che, ormai da moltissimo tempo, sarebbero davvero molto avvezzi all’utilizzo delle più differenti modalità di pagamento elettronico) facendo, di conseguenza, nascere la necessità di individuare strumenti di pagamento altrettanto simili e, soprattutto, altrettanto sicuri.