Quali rischi per le gestioni assicurative dalla volatilità dello spread?

L’andamento volatile dello spread, che da metà novembre 2011 si è mosso tra 575 e 250 punti base con un pericoloso saliscend in certe fasi del mercato, preoccupa le compagnie assicurative che detengono ancora una grossa fetta del debito pubblico italiano. Secondo gli ultimi dati dell’Ivass, a inizio 2012 il 64% delle gestioni separate risultava investito in titoli di stato italiani (in particolare in Btp). Tuttavia, questi alti e bassi dello spread hanno fornito una buona occasione per fare trading ai gestori assicurativi.

Vantaggi e svantaggi delle polizze vita

Le polizze vita tradizionali presentano diversi vantaggi, ma anche alcuni svantaggi che è meglio sempre considerare prima di valutare la sottoscrizione di un contratto relativo a questa tipologia di investimento. Le polizze vita ramo I (tradizionali) non sono assoggettate al pagamento dell’imposta di bollo dello 0,15% prevista per i prodotti finanziari dal primo gennaio 2013. Inoltre, le polizze vita non sono pignorabili, non possono essere sequestrate e su di esse non si applica la tassa di successione. Altresì, non rientrano nell’asse ereditario.

Polizze vita rendimento 2012 al 3,9%

Le polizze vita sono uno strumento di gestione del risparmio adatto per chi non ha interesse a speculare, bensì a far crescere gradualmente il capitale al riparo dall’incremento dell’inflazione e della volatilità dei mercati. Nel 2012 le polizze vita rivalutabili non sono riuscite a far meglio dei titoli di stato, che in media hanno generato un ritorno del 4,64%. Tuttavia, i Btp non sono stati un investimento adatto per risparmiatori con basso profilo di rischio, considerando l’aumento del rischio-Italia e il saliscendi dello spread.

Polizze Rc Auto previsioni tariffe 2013

Resta molto caldo il tema degli elevati costi delle polizze Rc Auto, che in Italia sono a livelli record se confrontati con gli altri paesi europei. Tuttavia, il tanto agognato aumento della concorrenza nel settore potrebbe non essere sufficiente a garantire un calo delle tariffe. Infatti, secondo quanto dichiarato da Alessandro Santoliquido, direttore generale di Sara Assicurazioni e responsabile della commissione Auto dell’Ania, “c’è un mito che va sfatato: la concorrenza è importante ma, per abbassare il costo della Rc Auto, è soprattutto importante rimuovere quelle cause strutturali che lo mantengono alto”.

Polizze Rc Auto si risparmia quasi 600 euro con il confronto

Secondo l’Associazione Italiana Brokers di Assicurazioni e riassicurazioni (Aiba), è possibile risparmiare fino a 584 euro sulla polizza Rc Auto “con un attento confronto fra le polizze presenti sul mercato”. L’Aiba ha effettuato un’indagine, insieme a Iama Consulting, considerando i prezzi di listino applicati dalle compagnie assicurative per le automobili e per quei profili che presentano una maggiore concentrazione di assicurati, mentre sono stati esclusi tutti i veicoli non classificati come autovetture. Per comparare le tariffe Aiba si è servito del programma Check It Auto.

Polizza Rc Auto costo cresciuto del 200% negli ultimi 18 anni

Secondo i dati diffusi dall’Antitrust, in Italia le polizze Rc Auto hanno un costo molto più alto rispetto agli altri paesi europei tanto che per il Codacons si può parlare di una vera e propria emergenza nazionale, con un fenomeno che rischia di creare sempre più problemi sia agli automobilisti sia alle compagnie assicurative ma anche allo Stato. Le polizze Rc Auto sono diventate così costose, tra l’altro con enormi differenze tra Nord e Sud, che molti cittadini preferiscono non assicurare più la loro autovettura.

Difendersi dal caro Rc Auto con i comparatori online

Il mercato delle polizze Rc Auto non sembra dare grossi segnali di cedimento. In attesa dell’arrivo del “contratto base”, i premi assicurativi restano davvero molto alti per alcuni profili e in alcune zone del paese, dove – come nel caso di Napoli – spesso si preferisce addirittura evitare la stipula di un contratto assicurativo in quanto i costi sono ormai diventati proibitivi. Secondo l’ultima indagine Ivass (ex Isvap), esiste ancora un eccessivo divario tra quanto si paga al Nord e quanto si paga al Sud, mentre i giovani restano la categoria più penalizzata.

Polizze dormienti rimborsi fino al 15 aprile 2013

Dallo scorso 13 febbraio fino al 15 aprile 2013 sarà possibile chiedere la restituzione delle somme di denaro versate nell’ambito di quelle che ormai vengono definite le polizze “dormienti”, ovvero che da troppi anni non vengono più movimentate. I beneficiari di contratti assicurativi “vita” già prescritti da anni potranno rivolgersi alla Consap, ovvero l’agenzia publica di servizi assicurativi, al fine di ottenere almeno una parte delle somme che già tanti anni fa avrebbero divuto richiedere alla propria compagnia. Questa finestra di rimborso non sarà valida per tutti.

Come proteggere la propria famiglia con una polizza “caso morte”

Esistono diversi modi per proteggere la propria famiglia dagli imprevisti che riserva la vita. Uno dei più noti è senza dubbio la stipula di una polizza temporanea caso morte, che offre un sostegno economico alla famiglia in caso di decesso di un familiare. Metlife Libera Mente offre una soluzione di questo tipo con una polizza dalle caratteristiche molto semplici. Il prodotto ha una durata compresa tra i 5 e i 30 anni, mentre la fascia di età assicurabile per il contraente va dai 18 ai 75 anni.

Polizze estere ecco perché piacciono agli italiani

Osservando il consuntivo d’anno si nota che, a fronte di un calo della produzione del 10% per le polizze italiane (incluse le compagnie assicurative extra-Ue), nel 2012 c’è stata la tenuta del mercato delle polizze vita estere vendute in Italia da compagnie che operano in un regime di libera prestazione di servizi (Lps). Infatti, rispetto al 2011 è avvenuta una crescita dello 0,5% con una nuova produzione di questi prodotti che ha toccato i 7 miliardi di euro.