Uno degli incubi peggiori per i risparmiatori è vedere la propria banca fallire. In passato ci sono stati diversi casi di “corse allo sportello”, immortalati anche in famosi film come Mary Poppins. Nel 1929, a seguito del crollo di Wall Street, ci fu una clamorosa ondata di ritiro dei depositi presso le banche e molti istituti di credito americani fallirono in poco tempo. Da allora molte cose sono cambiate, per fortuna dei risparmiatori. Oggi in Europa il pericolo di fallimento delle banche è diminuito, grazie agli interventi dei governi.
Dopo la bancarotta di Lehman Brothers del settembre 2008, alcune banche europee hanno rischiato seriamente di fallire. Tuttavia, i governi hanno evitato il peggio prestando denaro e comprando asset tossici di queste banche. Molti istituti di credito sono stati nazionalizzati o parzialmente controllati dai governi nazionali. In Italia il pericolo di fallimento delle banche sembra per ora remoto. Oggi molte banche italiane sono in difficoltà (Mps, Bpm, Banco Popolare), ma non a rischio bancarotta.
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Tuttavia, anche nell’ipotesi più catastrofica, i risparmiatori possono contare su un paracadute d’emergenza. Il denaro depositato su un conto corrente presso una banca autorizzata è tutelato dalla garanzia del Fidt, ovvero il Fondo interbancario di tutela dei depositi. Il Fidt garantisce fino a un massimo di 100mila euro per depositante e per azienda di credito.
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La garanzia vale anche per conti cointestati (quindi 100mila euro a testa). Il tempo di rimborso è 20 giorni lavorativi più altri 10 giorni di proroga in casi particolarmente eccezionali. La garanzia copre i correntisti delle banche italiane, delle succursali delle banche italiane negli altri paesi comunitari e le succursali in Italia delle banche straniere che hanno aderito al Fidt. Sul sito del Ftdt (www.fidt.it) c’è la lista di tutte le banche che hanno aderito al Fondo.