Secondo un’indagine condotta da Gfk Eurisko, gli italiani sono sempre più disorientati in tema di risparmio ai fini previdenziali. I risultati della ricerca sono stati presentati qualche giorno fa al convegno annuale di Assoreti. L’indagine è stata effettuata nel periodo che va dal 4 al 19 settembre 2012 su un campione di mille persone con età compresa tra i 30 e i 60 anni, in rappresentanza di 15,8 milioni di famiglie italiane. Dallo studio emerge che gli italiani sono pessimisti sulla loro pensione.
L’aspetto più preoccupante è però la mancanza di strategie per correre ai ripari, ovvero iniziare a studiare le modalità di intervento operativo al fine di assicurarsi una pensione di scorta accanto a quella tradizionale. Il 38% degli intervistati ritiene che sarà costretto a continuare a lavorare, nonostante il raggiungimento dell’età pensionabile. In alternativa si pensa a utilizzare i risparmi di un’intera vita o tagliare radicalmente il tenore di vita per adattarlo alle minori entrate dovute al pensionamento.
Il 21% degli intervistati pensa di fare qualcosa in tema di previdenza complementare, ovvero cercare di costruirsi una pensione di scorta. Di questi l’88% investirebbe il proprio denaro in prodotti a capitale garantito. Dallo studio emerge soprattutto una diffusa disinformazione in tema di risparmio per la pensione integrativa.
A chi rivolgersi? Il 28% fa riferimento al classico canale delle banche, delle assicurazioni o dei promotori finanziari. Il 23% degli intervistati pensa di chiedere consigli nell’azienda in cui si lavora, il 22% ad amici e parenti, il 19% ai sindacati e associazioni di tutela dei consumatori, mentre l’8% a commercialisti e altri consulenti di fiducia.