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Quella di settembre sarà la seconda scadenza legata all’acconto, prima di arrivare al saldo finale di dicembre. Infatti, soltanto per l’anno in corso, è stata fornita l’opportunità ai titolari di un’abitazione principale di pagare l’Imu in tre rate avvalendosi così di una scadenza aggiuntiva oltre a quella del 16 giugno e del 16 dicembre.
La soluzione in tre rate prevede il pagamento di un primo acconto di un terzo dell’imposta entro il 18 giugno (la scadenza originaria cadeva il 16 giugno, ma era sabato), di un altro terzo il 17 settembre e infine il saldo entro il termine ordinario del 17 dicembre (il 16 cade di domenica). Le prime due rate sono uguali, mentre l’ultima si calcola per differenza tra il dovuto per l’anno e l’importo pagato per le prime due.
I soggetti obbligati a pagare l’Imu sono i titolari o i proprietari di un diritto reale di godimento sull’immobile. Il pagamento della seconda rata Imu avverrà in base alle regole locali, ma i poteri deliberativi dei comuni sull’Imu devono comunque rispettare i limiti imposti dalla legge.