La prima cosa da fare nel caso in cui ci si accorga della presenza di un errore nell’estratto conto è avvertire la propria banca, in particolare la segnalazione andrà inviata tramite raccomandata a/r entro 60 giorni allegando la copia dell’estratto conto, la copia della carta di credito ed indicando i movimenti sospetti.
È importante ricordarsi di includere anche la documentazione relativa alle spese da verificare, come possono essere per esempio gli scontrini degli acquisti. Per legge l’istituto di credito deve dare una risposta all’utente entro 30 giorni. Se la banca non fa sapere nulla entro questo limite di tempo il caso può essere portato all’Arbitro Bancario e Finanziario, che ha il compito di sistemare questi problemi. Se nemmeno con questo si ottiene una soluzione ci si può rivolgere direttamente ad un giudice ordinario.
Se non si invia la documentazione entro 60 giorni dalla ricezione dell’estratto conto quest’ultimo verrà ritenuto accettato. In alcuni casi molto particolari può essere concessa una proroga a 6 mesi o addirittura 10 anni ma questo solo in casi di errori di calcolo, omissioni, duplicazioni, spese non dovute o addebiti errati.
Perciò il consiglio è quello di tenere sempre le ricevute degli acquisti effettuati con carta di credito, perlomeno fino a quando si riceve l’estratto conto della carta.