Italiani sono i risparmiatori più attenti d’Europa

Secondo quanto emerge dalla ricerca internazionale di Ing Direct, realizzata da Tns, su un campione di circa 11.000 risparmiatori di undici paesi del vecchio continente, gli italiani sembrano essere i risparmiatori più attenti d’Europa. L’indagine verifica competenze, conoscenze e abilità in base ad alcuni test sulla financial literacy. In particolare, il 76% degli italiani controlla periodicamente il proprio conto corrente per tenere sotto controllo le finanze domestiche, mentre un altro 17% dichiara ddi dedicare un moderato controllo del conto corrente e delle carte di credito.

Il più elevato livello di alfabetizzazione finanziaria viene evidenziato dai turchi, poi italiani, inglesi e tedeschi. Secondo l’indagine emerge che i francesi sono coloro che conoscono meglio il mercato dei bond, mentre spagnoli e austriaci sono i più preparati sui temi relativi all’inflazione. Il dato più sorprendente arriva dai tedeschi: solo nel 23% dei casi si conosce il reale effetto dell’inflazione nel tempo sui propri risparmi e sul potere d’acquisto.

Il dato è particolarmente interessante se si pensa che i tedeschi sono i più rigorosi sul tema dell’inflazione (forse terrorizzati dal caso del 1923, quando scoppiò l’iperinflazione nella Repubblica di Weimer, o dopo il periodo di alta inflazione a seguito della riunificazione). Dall’indagine emergono diversi fattori di debolezza anche per gli italiani.

Ad esempio, i risparmiatori del Belpaese sono i meno propensi a confrontare i prodotti tra loro prima di sottoscriverli. Dalla ricerca si evince anche che l’educazione finanziaria a partire dalle scuole resta ancora inadeguata, un trend che porta ad una maggiore propensione verso il fai-da-te. Il 91% degli intervistati ritiene che la scuola dell’obbligo dovrebbe fornire le conoscenze finanziarie di base alla cittadinanza.

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