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Così, il governo Monti sta pensando di utilizzare lo strumento delle detrazioni fiscali per favorire la diffusione delle polizze per la copertura delle calamità naturali. L’idea è stata confermata da Claudio De Vincenti, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico con delega sulle assicurazioni. Nel recente Dl di riforma della protezione civile c’è la norma, molto discussa, che permette allo stato di non partecipare – anche parzialmente – nel risarcimento agli immobili privati danneggiati a seguito di un terremoto o un’alluvione.
► COME SOTTOSCRIVERE UNA POLIZZA ASSICURATIVA
La detraibilità fiscale potrebbe essere molto utile, anche attraverso un collegamento con la nuova Imu. Il governo dovrà sicuramente valutare la praticabilità finanziaria delle varie soluzioni e poi decidere quale strada seguire. Con tutta probabilità, il governo dovrebbe ancora mantenere l’obbligo di un contributo parziale nei risarcimenti ai privati in caso di calamità naturali.
► ERRORI DA EVITARE NELLA SCELTA DI UNA POLIZZA VITA
De Vincenti ha dichiarato che al momento lo stato rimborsa ex post i danni provocati agli immobili privati, in media 3,5 miliardi di euro ogni anno nell’ultimo decennio. Tuttavia, si tratta di denaro versato dai contribuenti, anche coloro che non hanno una casa. Quindi, è necessario trovare una soluzione equa ed efficiente percorrendo la strada di una sorta di misto “pubblico-privato” per far fronte alle calamità naturali imprevedibili.