Il reddito di cittadinanza verrà modificata e, nel corso delle ultime ore, Draghi e i vari Ministri sono alla ricerca del sistema giusto per far quadrare un po’ tutte le modifiche e aggiungerle all’interno della legge di Bilancio.
L’obiettivo sembra essere quello di tagliare l’assegno nel caso in cui si dovesse rifiutare un’offerta di lavoro, ma non solo, dal momento che sarà necessario sottoscrivere la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro prima ancora che ci sia l’approvazione della domanda.
È chiaro che il reddito di cittadinanza sta per cambiare volto, ma c’è grande curiosità per scoprire in che modo lo farà. Ci stanno lavorando il ministro Franco, ma anche il presidente Draghi che, in seguito alle anticipazioni, pare stia dando il contributo per arrivare a una quadra finale.
in base alle ultime indiscrezioni, quindi, il nuovo testo che fa riferimento al reddito di cittadinanza dovrebbe essere approvato giovedì, anche se ci sono ancora diversi punti interrogativi che devono essere chiariti. Dubbi che, però, non hanno ad oggetto il reddito di cittadinanza, che sarà ancora presente all’interno della manovra e non verrà abolito, nonostante le richieste di qualche esponente politico, ma chiaramente sarà differente rispetto alla struttura che aveva in precedenza.
In base alle statistiche che sono state diffuse da parte del Corriere, ecco che nel 2021 il costo relativo al reddito di cittadinanza potrebbe pesare sulle casse dello stato addirittura per una somma pari a 9 miliardi di euro. È abbastanza facile intuire come, per colpa della pandemia, il quantitativo di persone che ne hanno beneficiato
