Secondo l’ultimo rapporto della Covip, l’autorità competente in tema di regolamento e vigilanza dei fondi pensione, nel 2012 ci sono stati 1,2 milioni di lavoratori che hanno smesso di versare i contributi nel proprio fondo pensione. E’ l’effetto della crisi economica, che ha visto centinaia di migliaia di persone perdere il lavoro, finire in cassa integrazione o in mobilità. Il fenomeno riguarda anche anche tantissimi lavoratori autonomi, che sono stati costretti a interrompere i versamenti a causa di minori entrate e maggiore necessità di tenere a disposizione sostanze liquide.
Nella relazione annuale riferita al 2012, la Covip ha sottolineato che sono avvenute 65mila richieste di anticipazioni ai fondi pensione. Queste mosse, dettate da necessità finanziarie di breve termine, andranno a incidere sugli assegni pensionistici e quindi sui redditi da pensione complementare che si avranno in futuro. Ma quanto costa ai lavoratori interrompere i versamenti nel fondo pensione?
► RENDIMENTO FONDI PENSIONE PRIMO TRIMESTRE 2013
Prendiamo come esempio un lavoratore che va in pensione a 66 anni circa, come previsto dalla riforma Monti-Fornero. Se durante la carriera lavorativa è avvenuta una contribuzione continuativa fino a raggiungere un montante totale di 100mila euro, il lavoratore si prepara a incassare una rendita vitalizia di 6.828,08 euro, che si aggiungeranno alla pensione pubblica. Se, però, si smette di versare nel fondo per tre anni, il lavoratore incasserà 5.462,46 euro, ovvero il 25% in meno al mese.
Ad ogni modo quanto più ampio sarà il periodo di interruzione dei versamenti, tanto maggiore sarà la perdita di valore della rendita mensile nel momento della pensione. Il secondo pilastro previdenziale consente la sospensione dei versamenti senza alcuna penale. Inoltre si può ottenere l’anticipazione beneficiando di una fiscalità più favorevole, rispetto all’aliquota marginale prevista per il reddito da lavoro. Non c’è nemmeno alcun obbligo di restituzione o l’applicazione di un tasso di interesse. In caso di ricostituzione della propria posizione nel fondo pensione, il denaro che rientra potrà essere deducibile fiscalmente per 5.164,57 euro annui.