Le ultime rilevazioni dell’Istat sull’andamento del mercato del lavoro in Italia fanno emergere un quadro assolutamente preoccupante che arriva da lontano e quindi non è certo un problema nato solo con la crisi economica degli ultimi mesi. Infatti, secondo l’Istat, negli ultimi 5 anni la disoccupazione è quasi raddoppiata. L’aumento della disoccupazione è stato pari all’82,2%. Al Nord si raggiunge un picco del 121,3%, mentre al Sud una persona su due è disoccupata. Nella media annuale del 2012, in Italia i disoccupati sono stati 2,74 mlioni.
Si tratta di un vero e proprio record negativo dal 1993, ovvero l’anno in cui è iniziato ufficialmente questo tipo di monitoraggio. Lo scorso anno i disoccupati sono cresciuti del 30,2%, ovvero di 636mila unità. Nel 2011, invece, la situazione era rimasta maggiormente sotto controllo, con la disoccupazione che era aumentata solo dello 0,3%. Negli anni precedenti, però, le cose erano comunque andate molto male.
► UN MILIONE DI FAMIGLIE SENZA REDDITO
Nel 2008 la disoccupazione ra cresciuta del 12,3%, nel 2009 del 14,9%, nel 2010 dell’8,1%. Rispetto al dato del 2007, il tasso di disoccupazione è cresciuto del 4,7% nel 2012, ma soltanto nel Sud Italia sono state toccate punte del 6,2%. Il tasso delle persone in cerca di occupazione è salito al 17,2%. Al Centro e al Nord le cose vanno leggermente meglio.
► DISOCCUPAZIONE ITALIA AI MASSIMI DAL 1993
La situazione è davvero drammatica se si considera la disoccupazione giovanile. Prendendo in esame la fascia di età compresa tra 15 e 24 anni, al Sud la disoccupazione giovanile è al 46,9% (+14,6% dal 2007). A livello nazionale le nuove generazioni senza occupazione sono cresciute del 15% negli ultimi 5 anni, toccando un picco del 35,3%.